Quando si arriva alla fine di questa via si Bastia Mondovì e si entra in un cortile, si viene accolti da Irene, la giovanissima titolare di questa Azienda.
La visita non parte dalla cantina ma dal terrazzino della casa di famiglia da cui si ha una vista completa dei vigneti coltivati. Irene non racconta solo del suo Dolcetto, vocato al Dogliani, ma racconta la realtà di un vitigno inscindibilmente legato a questo territorio e che non sempre ha avuto una buona sorte.
Qualcuno lo ha disprezzato, altri lo hanno abbandonato, ma lei no: il Dolcetto ha mille sfumature e questa Azienda, giovane e storica al tempo stesso, le vuole mostrare tutte.

Un esempio lampante di come la passione dei giovani possa abbinarsi al sapere dei vecchi per riscoprire e valorizzare le tradizioni.

La Zona

La Cantina Bricco del Cucù  si trova tra mare e Langa. Ai confini della Regione, in un posto da cui, nelle giornate serene si può vedere il mare in lontananza, Irene imbottiglia vini legati alla tradizione ma che non smettono di stupire. Qui, all’imbocco dell’Alta Langa, domina il Dolcetto che, in questa zona, trova il suo habitat naturale e, questa Azienda la culla per il suo domani.

Storia dell'Azienda

La storia del Bricco del Cucù nasce con Pinotu, il bisnonno di Irene. Allora, in una Langa così povera che oggi è difficile da immaginare, si usava produrre uva Dolcetto da scambiare, il più delle volte con le acciughe provenienti dalla Liguria.
Grazie al nonno paterno di Irene, Beppe, l’Azienda si ingrandisce, tramite l’acquisto di nuove vigne, ma è solo con suo papà Dario che la corsa alla quantità si trasforma in sfida alla qualità. 
Si comincia, così, a selezionare le uve per ottenere un prodotto migliore e i risultati sono talmente stupefacenti da convincere anche i più tradizionalisti.
Oggi è Irene a portare avanti la sfida della qualità e il suo alleato migliore è proprio il Dolcetto

I vini e le visite in cantina

  • Langhe Doc Bianco Livor: un piacevole blend di Arneis e Sauvignon
  • Langhe Doc Rosato: un vino “gentile” 100% Dolcetto
  • Langhe Doc Dolcetto L’Impronta: un omaggio a chi ha coltivato queste terre in passato
  • Dogliani DOCG 2018: un vino che rispecchia pedestremente le qualità del Dolcetto. Ottenuto dalle uve migliori e messo in commercio dopo un breve affinamento in bottiglia
  • Dogliani DOCG Superiore 2013: un vino complesso, dalla struttura consolidata, grazie al passaggio in botti di legno. 
  • Langhe DOC Rosso 2013 Superbum: l’accoppiata tra Dolcetto e Merlot regala un vino dalle sfumature inaspettate
  • Langhe DOC ROSSO 2013 Diavolisanti: un solo vino, due anime che si uniscono, con tutti i loro estremi, per regalare un’esperienza sensoriale tra Inferno e Paradiso. Il Dolcetto viene affinato nelle grandi botti di rovere, mentre il Merlot passa nelle piccole barrique. Una volta realizzato il blend si ottiene un vino davvero unico.

Ogni bottiglia è un connubio tra arte, storia e gusto, infatti, le etichette hanno sempre un messaggio da passare, legato alla storia dell’azienda o all’arte religiosa locale, fatevela raccontare da Irene!

 

TUTTI I SERVIZI

  • Degustazioni
  • Visite
  • ristorante
  • acquisti in cantina
  • informazioni aggiuntive

    Frazione Bricco, 10 – 12060 Bastia Mondovì (CN)