Tutti i castelli da visitare nelle Langhe e nel Roero
Residenze nobiliari o rocche con vocazione militare, i Castelli delle Langhe spuntano qui e là tra le colline vitate, per rendere ancora più appassionante l’enoturismo in Piemonte.
La nostra classifica dei castelli da visitare nelle Langhe e nel Roero
I Castelli di Langhe e Roero sono davvero moltissimi e tutti meriterebbero una visita. Tralasciando i Castelli legati inscindibilmente al vino, gli altri da non perdere sono:
- Il Castello di Monticello d’Alba
- Il Castello di Magliano Alfieri
- Il Castello di Govone
- Il Castello Visconteo di Cherasco
- Il Castello di Guarene
- Il Castello di Monteu Roero
- Il Castello di Cisterna d’Asti
Oltre ai castelli da visitare, ci sono anche moltissimi bei castelli nelle Langhe dove dormire per vivere un’esperienza unica.
Roddi d’Alba Castello da scoprire
Una fortificazione tipica dell’XI Secolo domina un territorio fatto di cantine e vigneti in cui perdersi totalmente se si ama il vino. Da quando se ne ha memoria, ovvero dal XI, il Castello di Roddi d’Alba ha assistito ad un succedersi incedibile di illustri proprietari: dai Falletti, ai Mirandola, ai Chiesa, fino ai Savoia, per passare, nel 2001, sotto la proprietà dello Stato.
La struttura si caratterizza per un corpo centrale a tre piani, da cui, poi, si sviluppano le due torri: una più slanciata, l’altra più bassa e massiccia.

Il Castello di Roddi è visitabile sia privatamente, con visita guidata, sia attraverso gite e visite organizzate. Al suo interno, si trova tanta bellezza e una sorpresa per chi ama il gusto.
Sontuose sale, con decorazioni trecentesche e soffitti a cassettoni, e, soprattutto, le storiche cucine originali: tutto questo è apprezzabile all’interno di questo bel pezzo di storia in Langa.
Gli orari del Castello sono variabili a seconda della stagione e consultabili sul sito del Castello di Roddi.
I prezzi dei biglietti sono i seguenti:
Intero: € 5
Ridotto: € 3 per possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte.
Gratuito : per minori di 14 anni, giornalisti con tesserino, guide turistiche, persone con disabilità (anche se il Castello non è visitabile da chi è affetto da disabilità motoria).
Eccola l’anima enogastronomica di questo Castello!
Nell’ala restaurata dell’edificio, sorge un’importante scuola di cucina che omaggia uno dei prodotti locali che meglio raccontano il territorio: il Tartufo Bianco di Alba.
La Scuola Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è stata pensata per permettere a chiunque lo desideri, soprattutto a turisti, di approfondire la propria conoscenza teorica e pratica di questo prodotto, con un’attenzione particolare alla preparazione di eccellenti piatti in cui esso è protagonista.
Un’ulteriore prova del legame che questo Castello e la città che lo ospita hanno con il Tartufo Bianco di Alba è la presenza, proprio ai piedi del Castello, dell‘Università dei Cani da Tartufo, istituita, nel 1880 da un contadino di Roddi. Questa scuola molto speciale permette di ottenere un addestramento specifico per il proprio cane, sperando, magari, di recuperare l’investimento con un il ritrovo di un bel tartufo bianco da parte del proprio segugio!
Caso unico in Italia di Donjion Francese, il Castello di Serralunga d’Alba domina le colline di cui sembra quasi essere un prolungamento naturale.
Castello di Serralunga d’Alba: storia e anima
Sono molti motivi che rendono questo Castello meritevole di rientrare nei Castelli DOC delle Langhe. Non solo la sua posizione, ma anche la sua storia, che lo lega fortemente ad una delle famiglie nobili più influenti del panorama enologico e storico locale.
Castello di Serralunga d’Alba storia
Nel XII Secolo era solo una torre ma, nel 1340, Pietrino Falletti, dopo averla ricevuta come ricompensa per il suo impegno militare, la fece abbattere e cominciò la costruzione dell’attuale Castello.
Il Castello di Serralunga non venne mai trasformato in residenza e questo aspetto ne conservò la struttura verticale originaria.
La Famiglia Falletti, infatti, utilizzò l’edificio sempre come luogo di controllo sulle terre di proprietà atte alla produzione agricola ed enologica.
Dal 1949, lo Stato è proprietario del Castello, avendolo acquistato dalla Fondazione Opera Pia Barolo e, dopo il restauro del 2015, lo ha dato in gestione alla Barolo & Castles Foundation.
Un Castello DOC
Cosa fa del Castello di Serralunga un castello da non perdere per gli amanti del vino?
Senza dubbio, il suo legame con la famiglia dei Marchesi Falletti fa di questo edificio un tassello fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura vitivinicola di Langhe e Roero.
Nelle sale al pian terreno, venivano fatti incontri pubblici ed è facile immaginare come il vino fosse spesso protagonista.
Negli anni in cui il Castello è stato di proprietà della Fondazione Opera Pia Barolo, i suoi locali sono stati spesso messi a disposizione di cantine locali che vi hanno svolto le loro attività.
Infine, a confermare la sua anima “wine”, c’è la vista sui vigneti di cui si può godere dalle enormi vetrate del terzo piano e che lascia senza fiato qualsiasi appassionato di enologia o amante del buon vino.
Ecco un altro castello che non può mancare nel tour delle Langhe di un wine lover. Si tratta di un antico edificio che ospita una delle enoteche Langhe più importanti ed è circondato da filari di Moscato Bianco.
Castello Mango: storia e territorio
In una zona vocata alla produzione di grandi vini, il Castello di Mango offre un’esperienza nella storia e nella cultura di questo territorio.L’origine di questo Castello ha a che fare con l’orgoglio, la sfida, la vendetta. Venne edificato, infatti, dopo che, nel 1275, l’esercito di Asti, per vendetta nei confronti delle truppe Albesi, rase al suolo i castelli di Vaglio, Vene e il villaggio di Lanlonzo.
Oggi, l’edificio si presenta come un maniero che sorge su fondamenta dalle caratteristiche tipiche di una fortezza del XIII secolo.
Negli anni, il Castello è stato di proprietà dei Savoia e, poi, residenza dei Marchesi di Busca che ne fecero un esemplare in fatto di arredamento e di cura del giardino, abbellito con rare piante ornamentali.

Ciò che rende questo Castello degno di essere considerato uno dei castelli DOC delle Langhe è il fatto di ospitare l’Enoteca Regionale Colline del Moscato, un vero tempio per scoprire e degustare i migliori vini frutto di questo bellissimo territorio.
Castello Falletti di Barolo: storia e cultura per amanti del vino
Da un lato affacciato sul centro del bellissimo centro di Barolo, uno dei più bei paese delle Langhe, dall’altra, direttamente su vigne e natura: è il Castello Falletti di Barolo che, per la sua storia passata e presente, rimane un simbolo per gli amanti del vino.
Castello Falletti di barolo: il passato ed il presente di un grande maniero
Conosciuto da tutti come Castello di Barolo, il Castello Faletti di Barolo ha una lunga storia di legami nobiliari. A partire dal X Secolo, anno in cui il Castello ha iniziato ad essere costruito, esso ha vissuto ben quattro diverse identità: prima edificio militare, poi residenza, per diventare un collegio e, infine, un museo.
cantine da visitare
Da Residenza dei Conti Falletti a Collegio Barolo
Voluto dal Re Berengario I, per difendersi dalle incursioni barbare, il Castello passò alla Famiglia Falletti nel 1325. Dopo essere stato danneggiato da gravi saccheggi e bombardamenti, il Castello di Barolo diventa, nell’Ottocento, residenza di campagna del Conte Tancredi Falletti e della Marchesa di Barolo, Giula Colbert.
Durante la loro permanenza al Castello, i Conti Falletti trasformano questo luogo in un centro di grande cultura frequentato da personaggi di spicco, come Silvio Pellico e il Conte Camillo di Cavour. Inoltre, questo periodo è fondamentale per la nascita ed il successo, nazionale, prima, e mondiale, poi, del vino Barolo.
Solo dopo la morte della Marchesa, nota per la sua grande filantropia, tramite l’’Opera Pia Barolo, il Castello viene trasformato in Collegio, per ospitare dare un’opportunità di lavoro a giovani svantaggiati del territorio.
Il volto attuale del Castello
Nel 1970, il Castello di Barolo viene acquistato dal Comune di Barolo, anche col sostegno di ex allievi e privati cittadini. Nel 1982, il Castello Falletti inizia a seguire la sua vocazione all’enoturismo, con la fondazione dell’Enoteca Regionale del Barolo, punto di riferimento per tutti gli amanti di questo vino.
Infine, nel 2003-2004, inizia un nuovo capitolo per il Castello alla volta di Barolo: viene allestito il Museo del Barolo, un percorso interattivo, attraverso la storia del rapporto che lega, da sempre, l’uomo al vino.
La visita al Castello di Barolo comprende sia l’ingresso al Wi.Mu, sia la visita alle stanze del Castello con continui riferimenti alla vita, privata e sociale del Conti Falletti. L’ultima tappa del percorso è quella all’Enoteca, dove del Barolo si può scoprire tutto, culminando negli assaggi.
Castello Grinzane Cavour: la storia e la visita
Tra i Castelli nelle Langhe, quello di Grinzane Cavour si distingue per la sua capacità di rispondere alle esigenze dei wine lovers: al suo interno, infatti, si trova un‘enoteca, un ristorante e un museo del vino. Insomma, un vero paradiso per chi ama il vino.
In posizione dominante, rispetto alla città di Grinzane Cavour, questo Castello è un vero gioiello di Langa.
Costruito tra il XI e XIII secolo, questo bellissimo castello passò, dopo un paio di secoli, alla famiglia di Camillo Benso di Cavour. A riprova del fatto che, inizialmente avesse scopi militari è l’antichità della torre centrale. Il Castello, che negli anni ha subito moltissimi cambiamenti estetici e strutturali, ha, come ben noto, un fortissimo legame con la figura di Camillo Benso, Conte di Cavour, già Sindaco del paese.
In giovane età, egli venne chiamato dai propri famigliari a seguire la proprietà di Grinzane Cavour, dove sorgeva una piantagione di barbabietola. Il Conte introdusse in questa terra una vigna di Pinot Nero e inizio ad applicare il meglio della tecnica dei tempi alla coltivazione del Nebbiolo per produrre il Barolo, anche grazie al lavoro del grande enologo Oudart.
In periodi normali, il Castello è visitabile tutti i giorni, da Novembre a Marzo, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00) e da Aprile-ottobre, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00).
La visita al Museo comprende sia un tour delle sale del Castello, con riferimenti alla vita privata e politica di Camillo Benso di Cavour e a personaggi a lui vicini, come la Marchesa di Barolo, sia la visita al Museo del Vino all’ultimo piano.
Nel 2014, il Castello di Grinzane Cavour è stato riconosciuto dall’Unesco come parte del Patrimonio dell’Umanità, come Langhe, Roero e Monferrato.
Non solo la bellezza del Castello in sè ma anche tutto ciò che esso offre al suo interno, vale la pena di una visita.
Altro fiore all’occhiello del Castello di Grinzane Cavour è il Ristorante di Marc Lanteri: una stella Michelin tutta meritata che offre ai visitatori la possibilità di degustare piatti in bilico tra innovazione e tradizione, in una location unica.
Tre Castelli nelle Langhe in cui dormire
Dopo aver visitato le cantine storiche, i luoghi simbolo di queste terre e aver cenato nei ristoranti più tipici delle Langhe, dormire in un castello può essere il particolare che rende perfetta una vacanza nelle Langhe, soprattutto se romantica.
Ecco i castelli migliori che aprono le porte a chi vuole trascorrere una notte immerso tra storia e bellezza.
Castello di Santa Vittoria d’Alba
Per cenare e dormire potendo godere di una vista mozzafiato sul borgo di Santa Vittoria e sul paesaggio circostante, fatto di vigneti e noccioleti, prenotare una stanza in questo Castello è la scelta ideale.
Una notte al Castello di Pollenzo
Il Castello di Pollenzo non è solo la sede della rinomata Università di Scienze Gastronomica, dove molti wine lovers si formano o perfezionano le proprie competenze. Oltre ad ospitare la Banca del Vino Questa Città offre anche un bellissimo Hotel con un giardino immenso, in centro benessere e un ristorante.
Castello di Novello
Situato proprio a Novello, questo incantevole castello è il posto ideale come location per un matrimonio nelle Langhe ma è adatto anche come accomodation d’eccezione durante un viaggio alla scoperta delle Langhe e del Roero.
La scelta non sarà semplice ma scegliere di dormire nelle stanze originarie in stile 1800, oppure di godere dell’indipendenza offerta dagli alloggi vacanza, posti nell’ala più riservata del Castello, spetterà solo a voi.