I Comuni del Barbaresco

comuni del Barbaresco
Ecco perchè, in questo articolo, parleremo di cosa vedere a Barbaresco e dintorni.
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Come molti sanno, i comuni di produzione del Barbaresco sono tre: Barbaresco, appunto, Neive e Treiso. Durante un viaggio di enoturismo che si rispetti, è bene conoscere vini, vitigni e cantine ma anche avere una panoramica culturale e ambientale di un territorio in cui, in una superficie di soli 650 Ettari, si trovano oltre 140 produttori di Barbaresco.

comuni di produzione del Barbaresco

I comuni del vino Barbaresco: tre piccoli borghi da scoprire

Sia Barbaresco, sia Treiso e sia Neive sono dei borghi caratteristici, ognuno col suo castello, le sue botteghe, il suo centro storico. Cosa non si può perdere in una gita da wine lover? Vale a dire, senza togliere tempo alle cantine da visitare, cosa non si può fare a meno di vedere o fotografare?

Barbaresco borgo divino!

Pur avendo un delizioso centro storico e dei bellissimi sentieri tra le vigne, il cuore del Barbaresco la sua Torre. Si tratta, con i suoi 36 metri, della Torre più alta di tutto il Piemonte, ed è stata costruita intorno all’anno Mille. 
La Torre di Barbaresco è legata ad un aneddoto secondo cui, essa fosse anticamente dotata di un tetto ma che, nel 1821, per festeggiare con un grande falò l’arrivo di Vittorio Emanuele I, al Castello di Govone,  si decise di eliminarlo.
Oggi la Torre Antica di Barbaresco appare completamente ristrutturata e apre le porte a visitatori che vogliono scoprire tutto su questo territorio, sul vino che lo ha reso celebre e sui personaggi che lo hanno abitato.
Intanto, dalla terrazza panoramica, a 13 metri di altezza, si può godere di una vista fantastica su tutto il comune di Barbaresco, con i suoi vigneti e il suo centro abitato ma, prima di arrivarci, con l’ascensore panoramico, si possono visitare i due livelli sottostanti. Al primo livello sopra la reception, si può fare un viaggio alla scoperta dei personaggi che hanno contribuito a rendere il Barbaresco celebre in tutto il tutto il mondo. Qui si trova, infatti, il Museo Cavazza, dedicato all’enologia e intitolato a Domizio Cavazza, grande enologo, già Direttore delle Regia Scuola Enologica di Alba e fondatore della Cantina Sociale del Barbaresco, dove, nel 1894, vennero vinificate le prime dieci tonnellate di uva destinate a diventare Barbaresco.
Al secondo livello sopra la reception si torva la sala dei 5 sensi, dove, grazie ad un 3D è possibile approfondire la conoscenza del territorio del Barbaresco.

cantine da visitare

Cantina Negro Giuseppe

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Il Chiosso Gattinara

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Cascina Chicco

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Cantine Povero

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Az.Agr. Bricco del Cucù

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Neive borgo da scoprire

Altro borgo imperdibile, anche perchè annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, Neive si divide in parte alta e parte bassa. Il suo nome deriva da quello della famiglia romana che vi si è insediata per prima, ovvero Gens Naevia. Oltre alla passeggiata nelle viuzze dell’adorabile centro, può essere un’idea molto carina per gli enoturisti quella di andare alla ricerca di una delle panchine giganti delle Langhe, situata proprio nelle vigne di Neive e raggiungibile con una camminata di dieci minuti in mezzo alla natura.

Treiso Langhe autentiche

Un paese per vivere in pace. Così Fenoglio definiva, in prosa, Treiso. Oltre ad alcune cappelle situate nel centro storico, a Treiso, si può visitare la Rocca dei Sette Fratelli, un’attrazione più naturalistica che culturale ma interessante più che altro per la leggenda che la accompagna. La storia, infatti, narra che l’origine della profonda gola che si apre tra i vigneti sia frutto dell’ira divina, scatenata dall’insolenza di un gruppo di setti fratelli i quali, di fronte ad un pranzo giudicato troppo frugale inveirono contro la sorella, che lo aveva consegnato mentre lavoravano nei campi, e contro Dio. I sette iracondi e blasfemi furono inghiottiti dalla voragine mentre la sorella restò ferma su una lingua di terra.

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