
Vitigni toscani più tipici: autoctoni e non
La Toscana non scarseggia certo in fatto di vitigni: anche se il Sangiovase la fa da padrone, non mancano vitigni autoctoni, minori e quelli internazionali
Cosa non si può perdere in un viaggio di enoturismo? Non tutto ciò che conta si può degustare, assaggiare, vedere o toccare: spesso basta ascoltare, studiare e studiare. Ecco, allora, una selezione di tutto ciò che bisogna scoprire nei luoghi del vino, dai vitigni tipici, ai personaggi che hanno fatto grande un prodotto specifico o che hanno reso la loro zona un punto di riferimento per il settore vitivinicolo.
La Toscana non scarseggia certo in fatto di vitigni: anche se il Sangiovase la fa da padrone, non mancano vitigni autoctoni, minori e quelli internazionali
Come sappiamo, la classificazione dei vini italiani, diversamente da quella storica dei vini francesi, non prevede quella in base al cru ma, nel caso di alcuni vini di particolare prestigio, come il Barolo, spesso, la menzione del Cru
Juliette Colbert: questo era il nome all’anagrafe della Marchesa Giulia di Barolo, una donna che ha dato tanto alla Città di Torino e al Piemonte in generale, e che non si può non menzionare se si parla di Barolo vino.
Per poter scegliere davvero i vini tipici italiani migliori, occorre conoscere le basi della classificazione vini italiani ed europei degli
La punta di diamante della classificazione dei vini italiani è costituita dai vini docg, ovvero da quelli che devono rispondere
Letteralmente, D.O.C significa Denominazione di Origine Controllata. I vini doc sono, dunque, vini che devono sottostare ad alcuni criteri basati
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