Fare un viaggio nel vino campano è come fare un viaggio nel tempo e nello spazio al tempo stesso. Alcuni vini campani, infatti, sono portatori di tradizioni così antiche che riportano indietro di migliaia di anni, quando la vocazione vitivinicola di questo territorio era già ben nota.
La vera anima del vino campano
Spesso, quando si pensa ai vini del Sud, la mente va ai rossi, magari molto alcolici e con una spiccata morbidezza. In Campania, invece, non mancano i vini bianchi importanti e complessi.
L’Aglianico, certo, è il rosso più rappresentativo della regione, ma spesso, si trova a competere con bianchi, come la Falanghina e il Greco di Tufo, che non hanno davvero nulla da temere.
Il segreto di questi vini? Senza dubbio la loro tipicità ed il loro modo di essere interpreti di vitigni autoctoni che esprimono in modo unico e leale il carattere di diversi territori.
Territorio e vino della Campania
Il territorio campano è molto variegato, cosa che, si sa, giova moltissimo al vino! Territori insulari, come Ischia, peninsulari, come la Costiera Amalfitana, zone continentali, come l’Irpinia e, infine, addirittura, un vulcano, che sembra quasi tuffarsi dritto in mare. Ecco perchè i vini che nascono in questa regione baciata dal sole, sono tutti diversi e speciali. Come sempre, il nostro intento è quello di suggerire le degustazioni più rappresentative di un territorio ristretto o di un vitigno specifico, dunque, pur sapendo che i vini interessanti in Campania sono molti di più, vi proponiamo una selezione degli imperdibili, suddivisi in DOC e DOCG.
cantine da visitare
I vini campani doc
L’ Asprinio di Aversa DOC è un vino che bisogna saper fare, se non si vuole rischiare che la sua miglior caratteristica si trasformi in un grande ostacolo. La sua grande acidità, infatti, è un tratto distintivo che ne decreta il successo, ma che, se non ben gestita, si può trasformare in difetto.
Altro imperdibile vino campano è il Falerno del Massico DOC che si presenta in versione Bianco o Rosso e che viene prodotto solo in pochi comuni della provincia di Caserta. Il Primitivo, in particolare è un vino strutturato e ricco di estratti che davvero non si può perdere.
Il Galluccio DOC è un altro importante vino della provincia di Caserta che punta tutto sulla tipicità di vitigni come l’Aglianico e la Falanghina.
Sant’Agata de’Goti DOC è un vino prodotto solo nell’omonimo comune utilizzando esclusivamente uve scelte di Falanghina, Greco, Aglianico, Piedirosso, in purezza o in blend, a seconda della tipologia del vino.
Campi Flegrei è una DOC molto legata al vitigno Falanghina, anche se non mancano grandi espressioni di vini rossi a base di Piedirosso, Aglianico e Sciascinoso.
I vini Capri DOC sono delle chicche di difficile reperimento, ideali da essere abbinati ai piatti di pesce locale. L’Ischia DOC, in versione rosso o bianco lascia però spiccare i vini a base di Forastera, per loro particolarità.
Vesuvio DOC Lacryma Christi è il vino della DOC Vesuvio che più attira i curiosi, forse anche per la leggenda che ne spiega le origini.
i vini della Campania DOCG
L’Aglianico del Taburno o Taburno DOCG è una recente trasformazione da DOC a DOCG: un omaggio ai grandi esempi di Aglianico del Beneventano.
Il Fiano di Avellino DOCG è un vino dalla spiccata freschezza che ben si equilibra alla morbidezza e che, ultimamente, viene offerto sempre più spesso in versione spumante o vendemmia tardiva, oltre che in quella ferma e secca.
Altro grande bianco è il Greco di Tufo DOCG, eccellenza irpina, vinificato in purezza o con piccole percentuali di Coda di Volpe.
Ultimo, ma non per importanza, il Taurasi DOCG è un vino ottenuto da uve selezionate (le rese sono bassissime): ci piace dire che l’Aglianico sta al Taurasi come il Nebbiolo sta al Barolo!