Lo storytelling del vino e dell’enoturismo

storytelling vino
Lo storytelling del vino è un’attività irrinunciabile per ogni produttore di vino che voglia non solo vendere ma anche accogliere i wine lovers in cantina
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Sempre di più i wine lovers non si accontentano di riempire le proprie cantine di vini ma desiderano riempire la propria memoria di storie che poi riaffiorano all’apertura di un vino. Ecco perchè fare  storytelling per promuovere un vino può essere una strategia vincente.

Storytelling del vino

Non esisterebbe l’enoturismo se non ci fosse la voglia di ascoltare storie. Se l’interesse di chi ama il vino si limitasse all’assaggio, alla degustazione, all’abbinamento, basterebbe l’enoteca sotto casa o lo shop on line di alcune cantine ma non è così. L’enoturista viaggia in cerca di storie di vita, intrecci, colpi di fulmine tra un uomo e una terra, tra una terra e un vitigno.

 

Cos’è lo storytelling del vino

 

Ormai, il termine storytelling è entrato nel gergo comune delle aziende di quasi ogni settore. Letteralmente, fare storytelling significa raccontare una storia e, per un’azienda, in particolare, significa raccontarsi attraverso la storie delle persone che l’hanno fondata e di quelle che ci lavorano. Non solo, lo storytelling aziendale è il racconto del territorio che circonda l’impresa e anche delle circostanze che, eventualmente, hanno portato a scegliere di produrre un certo prodotto.
Ascoltare storie ci piace fin da piccoli, rilassa e pone tutto su un piano più umano, ecco perchè lo storytelling funziona così bene.

 

Fare Storytelling per promuovere un vino: consigli

 

I modi per fare storytelling che una cantina o un operatore wine ha a disposizione sono tantissimi. Tutti richiedono, comunque, che, prima di iniziare a raccontare, si abbia ben chiaro l’identikit dell’ascoltatore tipo, che non per forza corrisponde all’attuale target di vendita ma può entrare, grazie allo storytelling.

Ecco alcuni modi per fare storytelling, promuovendo, così l’enoturismo ma anche la propria cantina, la propria enoteca o un vino in particolare:

  • Aprire una sezione blog nel proprio sito aziendale: un blog è la sezione più “umanizzata” di un sito vetrina aziendale. Offre la possibilità di dimostrare che l’azienda è dinamica e aperta al confronto. Il blog è la sezione migliore per raccontare le storie che stanno dietro all’azienda e ai prodotti. L’ideale è aprire una categoria del blog dedicata alla narrazione e cercare di lasciare sempre qualcosa da scoprire, in modo tale che i lettori clicchino sul link che rimanda alle visite in cantina o in negozio che permetteranno di scoprire il resto.
  • Aprire una pagina social ad alto contenuto visual: considerando l’utenza, i social Facebook e Instagram sono ancora i migliori per raccontare il proprio passato e il proprio presente. Qui, agli utenti, più che leggere, piace guardare, dunque, meglio abbondare con foto e, si sa, le foto con volti umani sono sempre quelle che ottengono il miglior engagement!
  • Organizzare le visite in cantina non solo mostrando locali e prodotti ma anche raccontando le loro storie e quelle dei territori e delle persone coinvolti. Un ottimo modo per coinvolgere, quando si tratta di aziende storiche, è mostrare un albero genealogico o dei ritratti di famiglia.
  • Ripensare le brochure aziendali e le schede tecniche in ottica più “olistica” e non più solo tecnico-commerciale.

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