Valtellina Superiore DOCG

Un vino che è quasi leggenda. Scopri dove e come nasce il Valtellina Superiore DOCG e poi gustalo con i piatti tipici della Valtellina
Contenuti

Vini Valtellina Superiore: le sottozone ed i tipi

I circa 820 ettari della zona vitivinicola Valtellina comprendono si la DOC sia la DOCG.
Per potersi fregiare della DOCG, i vini prodotti in questo territorio devono rispondere a requisiti stringenti riguardanti le pratiche in vigna ed in cantina.
Si dice spesso che le sottozone della DOCG siano 5 ma in realtà, esse sono 6 perchè va considerata anche la zona in cui il Valtellina Superiore non ha una menzione specifica e aggiuntiva in etichetta. Si tratta della parte più ad est, dove i vini prodotti rientrano della DOCG ma in nessuna delle 5 sottozone specifiche.
In tutti gli altri casi, invece, il Valtellina Superiore DOCG riporterà il nome della microzona di produzione, ovvero Maroggia, Sassella, Inferno, Grumello, Valgella.

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Il Disciplinare: vitigni e vinificazione

Come abbiamo già anticipato, il disciplinare del Valtellina Superiore DOCG è molto stringente e non è raro che vini atti a DOCG vengano poi fatti confluire nella DOC.
Non stiamo ad elencare tutti i tecnicismi richiesti dal disciplinare ma ricordiamo solo che, per poter vedersi riconosciuta la DOCG, il Valtellina Superiore deve:

  • Essere prodotto al 90% da uve Chiavennasca con il restante 10% da scegliere tra vitigni a bacca rossa non aromatici e coltivati in Lombardia
  • Provenire da vigneti a densità di almeno 4 000 ceppi/ha
  • Essere vinificato nella zona della DOCG
  • Invecchiare per almeno 24 mesi, di cui almeno 12 in botti legno.
Valtellina vino

Valtellina Superiore Riserva

Si parla di Riserva quando il vino viene lasciato affinare almeno un anno in più rispetto a quanto richiesto dal disciplinare, ovvero 24 mesi.
Così, spesso, ci troviamo davanti a splendidi esempi di vini in grado di invecchiare e maturare anche per molti anni dopo la loro entrata in commercio, regalando le magnifiche sorprese che solo il Nebbiolo riserva a chi sa aspettare

Sforzato di Valtellina

Quando si parla di Valtellina Superiore non si può non parlare anche di Sforzato: un vino che, a partire dalla stessa base, grazie alla lunga permanenza delle uve nei fruttai prima della vinificazione, assume caratteristiche uniche che ricordano quelle dell’Amarone.

vino superiore di valtellina

Abbinamenti

Le caratteristiche del Valtellina Superiore DOCG sono molto distintive. Colore rosso granato, profumo fine e persistente e gusto asciutto, secco, piacevolmente tannico e dalla caratteristica spalla acida, specie in gioventù.
Alla luce di questo identikit, abbinarlo non è difficile: la struttura su cui può contare lo predispone a piatti complessi ma anche semplici purchè dotati di grande persistenza. In questo senso, i piatti della tradizione valtellinese sembrano nati apposta per essere mangiati con un bicchiere di Valtellina Superiore DOCG (meglio una bottiglia a dire la verità!).
Sciatt, Polenta Taragna con salsiccette, Chiscioi e Pizzoccheri sono gli abbinamenti regionali che risultano maggiormente esaltati dall’abbinamento con questo vino. Per concludere, non negatevi un bicchiere di Sforzato con una degustazione di formaggio Bitto DOP e, prima di alzarvi dal tavolo, concedetevi la degustazione di un amaro valtellinese.

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