Un viaggio sulle tracce del vitigno Nebbiolo è un viaggio attraverso il nord ovest dell’Italia che racconta storie di uomini e di territori che parlano di sè attraverso un vitigno. Tra i vitigni italiani, il Nebbiolo è quello che, senza dubbio, gode di una fama internazionale senza eguali.
Descrizione vitigno Nebbiolo
L’uva Nebbiolo è a bacca nera, presenta una gemmazione precoce e una vendemmia abbastanza ritardata. Il Nebbiolo predilige marne calcaree e, forse, è proprio per questo che le massime espressioni di questo vitigno si hanno nella zona di Alba e intorno al Tanaro.
Esistono quattro tipi di uva Nebbiolo:
- Nebbiolo Lampia
- Nebbiolo Michet
- Nebbiolo Rosè
- Nebbiolo Bolla
Il vitigno Nebbiolo: un solo DNA, tanti parenti
A riprova dell’importanza del Nebbiolo in Piemonte e in Lombardia, ci sono gli otto più importanti legami genetici tra questo e altri vitigni che danno luogo a delle varianti molto interessanti:
- Bubbierasco: incrocio tra Nebbiolo e Bianchetta di Saluzzo
- Freisa: chiamato anche Spannina, viene messo in relazione con il Nebbiolo e il Viognier
- Neretto di Bairo: anche chiamato Vespolina, è la varietà coltivata in Oltre Po Pavese
- Nebbiolo Rosè: considerato un clone del Nebbiolo, è anche detto Chiavennaschino in Valtellina, luogo da cui ha avuto origine
- Negrera
- Rossola Nera
- Brugnola
cantine da visitare
Zona di produzione del Nebbiolo vitigno
Il nebbiolo viene coltivato principalmente al centro e al sud del Piemonte anche se non mancano coltivazioni nella Valle d’Aosta meridionale e nella Lombardia occidentale. Ecco le principali zone di produzione uve nebbiolo:
- Piemonte: nelle Langhe, nel Roero, nell’Alto Piemonte e nel Canavese
- Lombardia: Valtellina e Oltre Po Pavese
- Valle d’Aosta: nella zona di Donnas
La Storia del vitigno Nebbiolo
Il Nebbiolo ha origini molto antiche. Conosciuto con diversi sinonimi in diverse zone (Chiavennasca in Valtellina, Picotendro in Valle d’Aosta, Prunent in Val d’Ossola e vicino al Lago Maggiore, Spanna a Novara e Vercelli), porta un nome che, nei secoli, ha dato origine a molte interpretazioni. In molti lo spiegano con la sua associazione alla nebbia che, a sua volta, può essere intesa sia, in senso metaforico, come la patina di pruina che ricopre le bacche, sia come la nebbia che immerge le colline al momento della vendemmia.
Ad ogni modo, la prima menzione ufficiale del Nebbiolo si ha nel 1268, con riferimento ad una vigna situata nel comune di Rivoli. Solo nei decenni successivi si ha traccia scritta della presenza di questo vitigno nelle zone attualmente più vocate.
Vini a base Nebbiolo
Le caratteristiche dei vini ottenuti dal Nebbiolo sono molto tipiche e tra queste spiccano:
- Un colore scarico che tende, con gli anni a tendere all’aranciato
- Un elevato tannino che, con l’invecchiamento tende ad ammorbidirsi
- Una spiccata acidità
- Una forte propensione all’invecchiamento
Vini Doc e Docg prodotti con uve Nebbiolo
Anche se la zona di produzione del Nebbiolo è relativamente ristretta, le espressioni che possono assumere i vini che ne derivano sono infinite.
Tra i vini DOCG a base Nebbiolo abbiamo:
- vino Ghemme
- vino Gattinara
- vino Barbaresco
- Barolo vino
- Valtellina Superiore
Molto più numerosi sono i vini a base Nebbiolo fregiati della DOC:
- Vino Carema
- Nebbiolo Langhe
- Vino Inferno
- Sforzato della Valtellina
- Albugnano vino
- Spanna vino
- Vino Roero
- Boca vino
- vino Lessona
- Canavese Nebbiolo
- Terre Alfieri
- Sizzano
- Valli Ossolane
- Valle d’Aosta Nebbiolo
- Bramaterra
- Fara